giovedì 17 settembre 2015

NEGOZIAZIONE ASSISTITA E MEDIAZIONE CIVILE - CONSIGLI PER UN PROFICUO APPROCCIO


COME COMPORTARSI IN CASO DI PARTECIPAZIONE AD UN ITER DI NEGOZIAZIONE ASSISTITA O AD UN  INCONTRO DI MEDIAZIONE AL FINE DI RAGGIUNGERE UN RISULTATO UTILE E RAPIDO

10 CONSIGLI
  

1. partecipare personalmente e con l’assistenza del proprio legale;

2. astenersi dal rimanere aggrappati ostinatamente alle proprie posizioni e pensare a possibili soluzioni alternative al giudizio, anche non convenzionali;

3. ascoltare con rispetto e serietà, in modo da comprendere le esigenze e gli interessi dell’altra persona e ricordare che ognuno ha diritto al proprio punto di vista sulla questione, anche se da noi non condiviso;

4. parlare solo quando è il proprio turno e non sovrapporsi all'altro;

5. fare riferimento gli uni agli altri con i rispettivi nomi, e non come 'lui' o 'lei';

6. astenersi dall’incolpare o attaccare l'altra parte;

7. porre eventuali domande al solo scopo di chiarire o migliorare la nostra comprensione degli altri punti di vista, senza che le stesse abbiano carattere provocatorio;

8. esprimere i propri bisogni e interessi personali, nonché il risultato che si spera di ottenere ed eventuali preoccupazioni;

9. non rimuginare sulle relazioni o situazioni che non hanno funzionato bene in passato, ma piuttosto concentrarsi sulle cose che possono cambiare il proprio futuro;

10. fare un tentativo di mediazione serio e coscienzioso ed astenersi da argomenti poco costruttivi, utilizzando ogni minuto a disposizione per lavorare in modo proficuo verso la ricerca di un accordo.

martedì 1 settembre 2015

DIVORZIO BREVE E NEGOZIAZIONE ASSISTITA


2015 Due importanti novità  in materia di  SEPARAZIONE E DIVORZIO

Nel 2015 sono entrate in vigore due importanti norme che modificano ed integrano la procedura di separazione e divorzio dei coniugi.
Con la legge 162 del 2014 è stata introdotta la possibilità di ottenere la separazione od il divorzio, nonché le modifiche delle condizioni degli stessi , mediante negoziazione assistita.
E’ possibile, quindi, rivolgersi ad un avvocato per ottenere quanto era in passato di esclusiva competenza del giudice.
Il nuovo strumento di negoziazione assistita consente di risparmiare tempo e denaro.
Ulteriore novità in materia è l’abbreviazione dei tempi di divorzio.
Con legge n.55 del 6.05.15  è stato ridotto il termine per richiedere il divorzio da parte dei coniugi separati: non accorre più attendere i tre anni previsti dalla legge ma sono sufficienti 12 mesi.

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Lo studio Perna è in grado di offrire consulenza ed assistenza in negoziazione individuando un percorso che preveda anche l’assistenza psicologica dei coniugi al fine di contenere il disagio nella delicata fase transizione fra coniugio e separazione.

STALKING CONDOMINIALE - ATTI PERSECUTORI IN CONDOMINIO


STALKING IN CONDOMINIO

 
In gergo comune si parla di “Stalking condominiale” per riferirsi a quella casistica che il giudice penale ha sanzionato mediante applicazione dell’art.612 bis del codice penale riconoscendo in “Atti persecutori” quelle condotte moleste e/o minacce ripetute e mantenute da singoli condomini nei confronti di altri volte a generare uno stato di ansia e turbamento nel vicino di casa che le subisce.
 Secondo il pensiero della Corte (ribadito recentemente da Cass. pen., Sez. III, 14 novembre 2013, n. 45648) il fatto può essere costituito anche da due sole condotte, purché idonee a cagionare nella vittima un grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità, costringendola a modificare le proprie abitudini di vita. La Corte di Cassazione si è occupata del tema anche con le sentenze n.20895 del 2011, con la quale ha riconosciuto l’esistenza dello stalking condominiale anche nella condotta rivolta nei confronti di soggetti diversi (nel caso di specie i condomini di genere femminile) e n.39933/13, con la quale è stato riconosciuto colpevole di atti persecutori il vicino che continuamente sporcava il giardino di un condomino. Le argomentazioni della Suprema Corte hanno fornito uno strumento interpretativo al Tribunale di Genova che pronunciandosi nell’aprile 2015, la più recente fra le sentenze in materia, ha riconosciuto la sussistenza del reato di cui all’art.612 bis c.p. condannando i condomini (madre e figlio) che molestavano e minacciavano di continuo una coppia di vicini.
In sintesi, affinchè sia ravvisabile la fattispecie devono sussistere i seguenti elementi: minacce o molestie reiterate e il turbamento di chi le subisce ed il fondato timore per la propria incolumità.
Rimedi: in caso si percepisca come lesiva la condotta di un vicino nei termini sopradescritti sarà necessario esporre i fatti mediante querela da presentare alla Procura della Repubblica o all'autorità di pubblica sicurezza. Si fa presente che questa ipotesi di reato consente l'adozione da parte del giudice di misure cautelari quali il divieto di avvicinamento o il divieto di interloquire oralmente o altra misura ritenuta idonea.