In ambito condominiale spesso l'amministratore viene coinvolto a dirimere questioni in realtà attinenti alla sfera dei rapporti di vicinato che nulla hanno a che vedere con la custodia delle parti comuni.
Sebbene estraneo al contenzioso l'amministratore può vantare, quindi, un punto di osservazione sulla casistica che maggiormente si verifica: tracimazione di acqua da accessivo annaffiamento, schiamazzi, musica, fumi ecc...
Le immissioni illecite provenienti
dal proprietario di un fondo o dall'unità immobiliare di un condomino
compromettono inevitabilmente il normale svolgimento della vita
familiare all'interno dell'abitazione del vicino che può pretendere il
ristoro dei pregiudizi subiti e, qualora sia adeguatamente provato,
anche il risarcimento delle patologie conseguenti ai fenomeni
immissivi illeciti.
La
sent. della Cassazione n. 23754 del 2018 va a rafforzare
quell'orientamento giurisprudenziale sempre più consolidato secondo il
quale il danno non patrimoniale conseguente ad immissioni illecite è risarcibile indipendentemente dalla sussistenza
di un danno biologico documentato, quando sia riferibile alla lesione
del diritto al normale svolgimento della vita personale e familiare
all'interno di un'abitazione.